lunedì 25 novembre 2013

Il pensiero di Brio di Mario Lodi

Ultimo incontro della formazione Nati per Leggere, ci hanno letto Il Pensiero di Brio, come conclusione a questo mesetto passato insieme. Il messaggio mi ha colpito, mi sono emozionata, forse un po' perché il corso finiva o forse perché mi sarebbero mancati tutti questi incontri con la lettura.

Vi è mai capitato di alzarvi la mattina e un po' per distrazione, andate a scuola senza zaino o con un libro e un quaderno in meno?  Bisogna proprio essere molto distratti, ma può capitare. Puoi però rimediare, con il compagno di classe che ti presta la matita, mette il libro nel mezzo ...e cosi riesci a seguire in classe. Ma il protagonista di questa storia non dimentica un oggetto, bensì il suo "pensiero"! Nessuno gli poteva prestare il pensiero e quindi interrogato dalla maestra, non rispose, non capì quello che leggeva e manco quello che scriveva.
Il suo pensiero quel giorno era rimasto sotto le coperte, uscì poi dalla finestra per andare al mare e volare verso le nuvole. Quando Brio leggeva, il suo pensiero se ne andava, danzava, scopriva tesori nascosti ...
Quest'albo offre numerosi spunti sul pensiero, l'importanza della lettura e della fantasia. Il pensiero è in grado di volare o semplicemente di portarci in qualsiasi posto in qualsiasi zona del mondo.

Questo libro può' benissimo essere letto da un adulto come da un bambino. Riflettiamo insieme sul pensiero.

Dove sarebbe il vostro pensiero? 




6 commenti:

  1. Penso che il mio sarebbe sotto le coperte a fare un sacco di coccole alla mia morosa...
    Oppure a cercare Dio...
    E spesso sono la stessa cosa...

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    1. Ottimo pensiero Dido..davvero profondo ;)
      10+ a questo commento :)

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  2. Il mio pensiero va ai giovani e al loro futuro ,non riesce ultimamente ad essere positivo visto la crisi che stiamo vivendo.Però credo nelle nuove generazioni che sapranno affrontare e reagire alle difficoltà.

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  3. il mio pensiero, ora come ora, gironzola un po' troppo...non va in cerca di un luogo, ma va dove il corpo. pur volendo, non può.

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  4. E' sempre stato un mio grosso problema..il mio pensiero è sempre ovunque e in nessun luogo..
    Si sposta da un posto all'altro senza darmi la possibilità di scegliere..non sempre per lo meno, vaga alla continua ricerca di qualcosa che possa davvero catturarlo..
    Si sposta spesso anche in ambito temporale, passa dal passato al futuro e poche volte guarda al presente..anzi credo lo consideri proprio poco..diciamo che non si pone il problema..xD
    Però devo ammettere che mi fa vivere emozioni e avventure davvero uniche..e non lo cambierai con nessun altro pensiero..perchè quando si ferma lo fa sempre e soltanto davanti a grandi meraviglie..quindi quel continuo girovagare senza un'apparente meta viene sempre ripagato..:)

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  5. Mi ha incuriosito molto questa presentazione de 'Il pensiero di Brio', già dalle prime righe perché ricordo che ai tempi di scuola non c'era un giorno che non dimenticassi qualcosa. La testa quella no, di solito la portavo con me. Ho detto 'di solito'...
    Il mio pensiero è sempre stato un po' come un gatto addomesticato: è mio, cerca di ascoltarmi a volte, mi fa credere di assecondarmi, poi invece senza preavviso se ne va per i fatti suoi, non mi dà più retta, si ribella, parte per mille avventure, viaggia nello spazio e nel tempo, gioca con me, con i miei sentimenti, le mie sensazioni... Il mio pensiero è volubile, è sfuggente, è cangiante, è infedele. Come un gatto. Ma dovunque decida di andare, qualsiasi orizzonte parco o bosco abbia esplorato, su qualunque strada o pavimento del vicino abbia camminato, alla fine sento sempre quel suo campanellino che mi dice che è tornato a casa. Così come io sono tornata coi piedi per terra.

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